Messanae Universitas Studiorum

Attualità di terapia delle malattie reumatiche

Quattrocchi, Giovanni and Squillaci, S. and Sfameni, M. and Grasso, E. and De Leo, A. (1980) Attualità di terapia delle malattie reumatiche. Accademia Peloritana dei Pericolanti Classe scienze medico - biologiche, 68. pp. 305-321.

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Abstract

Superando il classico schematismo di terapia detta rispettivamente “sintomatica” e di “fondo”, gli AA. ripropongono una classificazione di tutti i farmaci antireumatici in sei classi; le prime tre comprendono tutti gli antiflogistici non steroidei ad azione anche analgesica, il quarto i soli corticoidi ed ACTH, il quinto i farmaci specifici dell’AR e, infine, farmaci propri di altri reumatismi.
Su una casistica complessiva di 133 casi studiati, 87 sono di AR.; 20 di spondilite anchilosante e sacroileite, 3 di artrite psoriasica e 21 di altri reumatismi.
Globalmente considerati i casi trattati con Sali di oro, antimalarici, immunosoppressori, levamisolo e vari farmaci antiflogistici sono 26 ed è impossibile una valutazione dei risultati della terapia adottata in questi casi. I restanti 107 casi so no riuniti in tre gruppi: il primo comprende 39 casi di AR trattati con D-Penicillamina a lungo termine (media di 9 mesi) con risultati per lo più buoni (58,2%); il secondo comprende 27 casi tra AR e artrite psoriasica trattati con un particolare antiflogistico aril-acetico, l’alclofenac; ugualmente buoni sono stati i risultati in una maggiore percentuale di casi (74%) su valutazione a lungo termine (media 14 mesi); il terzo comprende 41 casi trattati con un altro antiflogistico non steroideo, derivato propionico, l’indoprofene, che su una casistica varia, comprendente reumatismi degenerativi, quali l’artrosi e forme infiammatorie croniche quali la spondilite anchilisante e sacroileiti ha dato risultati buoni (65,8%), considerati però solo a breve termine (media 25 gg),
Si traggono le seguenti considerazioni: a) i nuovi preparati antiflogistici non steroidei, pur a struttura chimica molto simile esplicano attività cliniche e terapeutiche assai diverse; b) l’alclofenac ad esempio è risultato capace in somministrazione a lungo termine di dare elevate percentuali di risultati buoni in malattie infiammatorie croniche quali l’AR, perfino con re missione completa clinica e di laboratorio; e) l’indoprofene im vece, ha dato risultati buoni in alta percentuale di malattie sia infiammatorie croniche come la spondilite anchilosante che in forme dolorose acute di natura degenerativa, ma solo a breve termine e somministrato per via venosa; d) la d-penicillamina è risultata ugualmente efficace e ben tollerata in forme di AR resistenti agli antiflogistici non steroidei; e) per tutti gli anti flogistici vale infine il concetto di valutarne l’efficacia in rapporto alla loro capacità di risparmio nell’uso dei corticoidi e
ACTH.

Item Type: Article
Subjects: M.U.S. - Miscellanea > Atti Accademia Peloritana > Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali > 1980
M.U.S. - Miscellanea > Atti Accademia Peloritana > Classe di Scienze Medico-Biologiche > 1980
M.U.S. - Miscellanea > Atti Accademia Peloritana > Classe di Scienze Giuridiche, Economiche e Politiche > 1980
M.U.S. - Miscellanea > Atti Accademia Peloritana > Classe di Lettere Filosofia e belle Arti > 1980
Depositing User: Dr M P
Date Deposited: 28 Dec 2012 09:46
Last Modified: 23 Jan 2013 10:42
URI: http://cab.unime.it/mus/id/eprint/2691

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