Ferlazzo Natoli, Luigi and Ingrao, Giuseppe (2011) Abuso del diritto ed elusione fiscale tra principi comunitari e regole interne. Annali della Facoltà di Economia Università degli Studi di Messina, 1. pp. 207-221. ISSN 2239-7183
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Abstract
Le recenti affermazioni giurisprudenziali che hanno esteso alla materia tributaria il principio del “divieto di abuso del diritto” da parte del contribuente, con la possibilità di essere rilevato d’ufficio dal giudice tributario, hanno comprensibilmente avuto un effetto dirompente su due fondamentali regole che si ritenevano un “patrimonio acquisito” nell’ambito dei rapporti Fisco-contribuente. Ci riferiamo segnatamente: a) a quella secondo cui i poteri di rettifica delle dichiarazioni dei contribuenti assegnati agli Uffici impositori devono necessariamente essere disciplinati dalla legge; b) a quella secondo cui il giudice interviene per controllare il corretto esercizio del potere impositivo da parte dell’Amministrazione, non potendo in particolare ritenere legittimo il comportamento dell’Ufficio sulla base di motivazioni differenti da quelle esposte nell’avviso di accertamento del tributo.
L'applicazione del divieto di abuso del diritto in materia tributaria affonda le radici nel diritto europeo, ove manca una norma che fissa il principio della riserva di legge come il nostro art. 23 Cost., la cui funzione, come è noto, è quella di assicurare la democraticità delle scelte e la certezza del diritto.
La Corte di giustizia europea con sentenza del 21 febbraio 2006, causa C- 255/02, Halifax, ha esteso al settore dell’IVA quell’orientamento già consolidatosi in altri settori del diritto europeo, secondo cui il divieto di abuso del diritto è un principio immanente dell’ordinamento comunitario. In detta occasione la Corte di giustizia ha ritenuto abusivo il comportamento di una Banca che, tramite la creazione di una società partecipata, ove far transitare l’acquisito di alcuni beni e servizi nell’interesse della medesima azienda di credito, voleva aggirare il divieto di detrazione dell’Iva sugli acquisti, che riguarda i soggetti che svolgono operazioni esenti (come le Banche), abusando quindi delle disposizioni contenute nella VI Direttiva UE n. 388/77 che assegnano il diritto di detrazione dell’imposta sul valore aggiunto, assolta sugli acquisti dai soggetti che, svolgendo un’attività commerciale, pongono in essere operazioni imponibili e/o non imponibili.
Item Type: | Article |
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Subjects: | M.U.S. - Contributi Scientifici > 13 - Scienze economiche e statistiche Biblioteca Digitale Riviste > Annali di Economia |
Depositing User: | MRS Cettina Cosenza |
Date Deposited: | 25 Jun 2020 11:23 |
Last Modified: | 01 Jul 2020 15:12 |
URI: | http://cab.unime.it/mus/id/eprint/5671 |
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