Antinomie dialettiche nel De magnanimitate di Giovanni Pontano

Giuseppe Zeccato

Abstract


Il De magnanimitate di Giovanni Pontano, maestro riconosciuto dell’Umanesimo aragonese, si apre con un’articolata definizione della magnanimitas, virtù connaturata ai regnanti che corrisponde alla μεγαλοψυχία aristotelica. Allo scopo di rendere più evidenti le qualità del magnanimus, il Pontano lo contrappone ai pusillanimi e ai tumidi, personificazioni del vizio. Attraverso l’analisi di alcuni brani tratti dal primo libro del trattato si evidenzia come in esso si sviluppi un vero e proprio conflitto dialettico, che dal piano puramente concettuale e speculativo finisce per interessare anche il concreto mondo della politica e delle istituzioni. 


The De magnanimitate, a political treatise written by Giovanni Pontano, one of the most important humanists of Aragonese Naples, begins with a complex definition of the magnanimitas, the virtue of kings, which is comparable to the aristotelian μεγαλοψυχία. In order to show the merits of the magnanimus, Pontano puts him in contrast with pusillanimi and tumidi, personifications of vices. Through the analysis of many excerpts from the first book of the work, I will point out that a proper dialectical conflict is created, and that it moves from a speculative level to the concrete world of politics and institutions.


Full Text

PDF


DOI: https://doi.org/10.13129/2499-8923/2025/1/5034

Refback

  • Non ci sono refbacks, per ora.